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SALAME DI FICHI

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SALAME DI FICHI

Difficoltà: facile
Costo: medio
Preparazione 20 minuti

SALAME DI FICHI marchigiano o LONZINO di fichi, chiamatelo come vi pare tanto la bontà di questo dolce resterà sempre la stessa.

L’importante, per rendere giustizia ai fichi DOTTATI oppure i BROGIOTTI che vengono fatti essiccare dopo il raccolto di fine settembre è usare dell’ottima SAPA (mosto di uva sobbollito a lungo) e ANICE o MISTRA’ (liquore ottenuto dalla macerazione di frutti di anice nell’alcol).

Il SALAME DI FICHI è un dolce che un tempo veniva preparato in tutte le case contadine delle campagne marchigiane in particolar modo nella Vallesina, ed era servito come merenda ai bambini.
Quando a fine settembre i fichi si maturavano tutti insieme giusto prima della vendemmia, i contadini cercavano di conservarli in ogni modo possibile, ed è da questa necessità che sono nati questi salami o lonzini di fichi arricchiti di frutta secca ed insaporiti con la SAPA (mosto di uva).                                                                                                  Nella preparazione c’è chi mette cannella e  la vaniglia, chi solo sapa o solo anice, le varianti sono tante, io seguo solo quella di casa RINALDI quando nonna Onorina passava intere giornate a far essiccare i fichi di casa e sobbollire il MOSTO fino a farlo diventare SAPA…la più buona che ancora oggi possa ricordare, come i suoi fichi che lasciava macerare nella sapa e divoravo uno dopo l’altro gustando tutta la dolcezza di quei prodotti che difficilmente oggi possiamo ricreare.

Oggi il SALAME DI FICHI si trova soltanto in pochi negozi e rischia di scomparire definitivamente. Qualche tempo fa è nato un Presidio Slow Food finalizzato a tutelare e rivalutare questa specialità, come anche i fichi –DOTTATI o BROGIOTTI– che vengono utilizzati per la sua preparazione.

Se avete la possibilità di raccogliere fichi Dottati o Brogiotti in abbondanza, non vi resta che farli essiccare al sole, o nel forno a bassa temperatura, tagliati a pezzetti e poi amalgamati alle mandorle e noci tostate e tritate, semi di anice stellato, Mistrà e Sapa. Quindi dare all’impasto una forma cilindrica: la lunghezza è generalmente compresa fra i 15 e i 20 cm, il diametro è pari a 6-8 cm. Lo si lascia riposare in frigo per qualche ora e poi lo si avvolge in foglie di fico, legandolo con lo spago o un filo di lana. Sembra proprio un salame o lonzino (l’insaccato), e così si spiega anche il nome.

Il SALAME DI FICHI si prepara in autunno e si conserva perfettamente per diversi mesi, fino alla primavera, sempre se ci arriva!!
Chi desidera qualcosa di particolare, può abbinarlo con un formaggio non molle e di media stagionatura, per esempio l’Asiago DOP Pressato, il Castelmagno DOP e il formaggio di Fossa di Sogliano DOP.
e a un calice di vino passito.

 

Ingredienti:

  • fichi secchi 500 g
  • mandorle 50 g
  • noci 50 g
  • semi di anice stellato
  • sapa 1 tazzina
  • anice/mistrà 1/2 bicchierino

 

Preparazione:

  1. Per prima cosa tostare le mandorle pelate in una padella calda, poi tostare anche i semi di anice.
  2. Mettere nel contenitore di un mixer i fichi con la frutta secca ed i semi di anice, tritare grossolanamente, trasferire il composto in una ciotola e aggiungere l’anice e la sapa, amalgamare bene e trasferire su pellicola trasparente e arrotolare bene fino a dare la forma del salame.
  3. Rivestire con foglie di fico e legare con filo da cucina.
    Mettere in frigorifero almeno 4 ore prima di servirlo.

Conservazione
Il salame di fichi si conserva in frigorifero per almeno 2 settimane.

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